I consigli di scrittura di Rusdie in pillole – 7° – Mantieni le promesse

Salman Rushdie è uno scrittore di origine indiana e naturalizzato inglese, il cui stile molto controverso viene catalogato come “realismo magico”. Salito alla cronaca dopo aver pubblicato nel 1988 “Versi satanici” ed essere diventato tra i più ricercati di Al Qaeda, con numerose minacce di morte e un tentato omicidio nel 2022 durante una conferenza stampa.

Ho raccolto sul web alcuni consigli che lo scrittore racconta nella sua masterclass e ve li propongo in pillole, approfonditi con considerazioni ulteriori, una per ogni articolo del blog.

7 – Mantieni le promesse

Quando il potenziale lettore si avvicina al tuo libro, ne legge il titolo, la sinossi, rimira con curiosità le immagini della copertina, forma nella sua mente un’idea di cosa troverà nel libro, maturando aspettative e fantasticando su dove il romanzo lo porterà.

Questo processo non si limita alla fase della scelta, ma è un meccanismo continuo che il lettore sviluppa con la lettura. Si chiederà che fine farà il personaggio, quali disavventure gli accadranno e via dicendo.

Se vi è capitato di leggere un libro di Angela Marson, avrete compreso perfettamente quello che Rushdie consiglia. Tra un capitolo e i successivi, la geniale autrice di gialli, crea e rinnova continuamente un “contratto” con i lettori, genera aspettative, incrementa la tensione e consente ai suoi fans di appassionarsi sempre di più alla storia.

Su questo tema Rushdie sostiene: «Devi informare il lettore sul tipo di storia che gli racconterai. Se gli piacerà l’idea, rimarrà attaccato al tuo romanzo come un uomo in mezzo al mare al suo salvagente. Penso che la cosa peggiore per uno scrittore sia fare una promessa al lettore sul tipo di storia che gli racconterai e poi non mantenerla. Non puoi rescindere il contratto con lui. Definisci le aspettative e mantienile».

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