
Percepì di avere i pantaloni e la camicia completamente inzuppati, nonostante fossero coperti dal lungo impermeabile. L’acquazzone prolungato e il vento, che soffiava insistentemente in direzione nord-est, avevano trovato ben più di una via di accesso penetrando oltre la barriera offerta dall’incerata.
A Feng sembrò di percepire finalmente un suono in lontananza e, man mano che si avvicinava, diventava più nitido e forte. Ora il rumore dei rotori era nitido e sovrastava ampiamente il ticchettio della pioggia. Una luce perforò il buio e il fascio intenso colpì la pavimentazione del terrazzo che faceva da tetto all’alto edificio dove lo scienziato prestava servizio in qualità di direttore operativo del centro di ricerca.
L’elicottero si avvicinò pericolosamente alla superficie, deviando un paio di volte in direzione del vento. Salì di nuovo di alcuni metri, poi riprovò l’avvicinamento. Feng si coprì le orecchie e volse le spalle alle pale per ridurre il fastidio dello spostamento d’aria e di acqua. Al terzo tentativo il pilota appoggiò faticosamente la barra sinistra con un tonfo sordo, e poi, alla fine, anche quella di destra raggiunse il suolo in un insolito atterraggio asimmetrico.
Continua tra 6 giorni