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Scrivere, un’abitudine quotidiana

“Una delle principali credenze popolari intorno alla scrittura è che per praticarla dobbiamo avere ampi spazi di tempo senza interruzioni. Nel mio caso particolare, non ho mai goduto di quelle massicce porzioni del mio tempo”.

Queste parole non sono mie, ma di Julia Cameron, un’autrice di bestseller internazionali che ti invita a scrivere godendoti il ​​processo, il piacere di scrivere e rendendolo un’abitudine. Perché, proprio come la lettura, anche la scrittura può essere un piacere quotidiano.

Nel suo libro “The Writer’s Way”, Julia Cameron aggiunge che “l’ossessione di avere un po’ di tempo causa spesso il famigerato blocco dello scrittore”.

Spiega che “la bugia “se solo avessi più tempo” è un modo interessante per chiudere gli occhi di fronte alla stesura del libro. Le frasi giuste compaiono in qualsiasi momento. Basta porre la giusta attenzione, rubare i momenti, strappare le frasi dalla quotidianità e potremo avere un romanzo senza il lusso del tanto tempo.

Ecco perché se vuoi scrivere un libro, la mia raccomandazione di oggi è la stessa che Julia dà nel suo libro: “comincia da dove sei”. Perché se vuoi scrivere e pubblicare un libro, la prima cosa che devi fare è iniziare. Può darsi che la situazione ideale non arrivi mai e che l’anno sabbatico richieda decenni per arrivare.

Il panorama letterario italiano e internazionale è pieno di esempi di autori che hanno scritto e pubblicato i loro libri in tempi record, pur mantenendo le loro attività quotidiane, il lavoro, gli obblighi familiari o gli hobby.

Nei libri di Julia Cameron puoi trovare esercizi per stimolare la creatività e per migliorare la scrittura. Ma, se sei ancora indeciso se scrivere un libro, se hai una storia che ti rimbalza in testa, non perdere tempo. Comincia a scrivere.

Un abbraccio,

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Dimmi cosa leggi e ti dirò come scrivi

Qualunque sia il genere letterario e l’argomento su cui intendiamo scrivere, c’è una cosa che dovremmo fare prima di iniziare: leggere molto, soprattutto i grandi classici della nostro genere letterario.

Immaginiamo, ad esempio, di voler scrivere un romanzo storico. Prima di iniziare a scrivere, dovremmo aver letto almeno Ken Follett, Valerio Massimo Manfredi, Santiago Posteguillo e Arturo Pérez-Reverte.

Questo vale anche nel caso in cui desiderassimo scrivere e pubblicare un saggio. Ad esempio, se vuoi scrivere un libro sullo sviluppo personale, dovrai aver letto Robin Sharma, Oliver Blanchard, Tim Ferriss, Robert Kiyosaki e Rhonda Byrne.

Ci chiederemo: “Perché dobbiamo farlo?” Per due ragioni fondamentali: per il tuo editore e per i tuoi lettori.

Quando un editore valuta il nostro lavoro, ad esempio un romanzo giallo, la cosa più normale è scegliere un editore che pubblichi collane di questo genere o almeno che abbia pubblicato romanzi di genere. In questo caso ne conoscerà i codici.

Per codici intendo il modo di presentare la storia lasciando una serie di indizi affinché il lettore cerchi di indovinare chi è l’assassino o cosa sia realmente accaduto.

Pertanto, è importante conoscere questi codici, usarli e rispettarli perché altrimenti l’editore penserà che non siamo autori cu cui puntare.

In altre parole, l’editore deve essere certo che si abbia una perfetta padronanza del nostro genere letterario.

Lo stesso vale per il lettore che sarà sicuramente un appassionato del genere e rileverà distonia tra ciò che abbiamo scritto e ciò che ha letto nei romanzi dei grandi scrittori classici di genere.

Pensiamo che il nostro manoscritto sia come un esame. Quando il libro raggiunge le mani del lettore, ci esaminerà e valuterà il nostro grado di preparazione. Se vedrà che il nostro libro non rientra nei parametri della disciplina, non lo consiglierà. Se questo accade sarà molto difficile che scatti il fenomeno del passaparola e, quindi, che il nostro libro diventi un bestseller. Ci conviene quindi prepararci coscienziosamente.

L’immortale scrittore argentino Jorge Luis Borges diceva che “il paradiso deve essere come una biblioteca”. Durante un’intervista aveva affermato di sentirsi più orgoglioso di ciò che aveva letto che di ciò che aveva scritto.

La maggior parte degli scrittori che ammiriamo avrà sicuramente innumerevoli consigli letterari da proporci (cerca nei loro social network e li troverai sicuramente), a testimonianza che un buon scrittore è sempre un lettore incallito.

Insomma, e come dice il titolo di questa articolo: dimmi cosa leggi e ti dirò come scrivi.

6A – La quarta di copertina

La quarta di copertina è un termine ben conosciuto da tutti coloro che amano scrivere libri e conoscono l’importanza che questa riveste nella vendita della nostra opera letteraria.

Si chiama così perché nei formati classici di libri le pagine erano realmente quattro, mentre oggi, la seconda e la terza sono sempre più spesso bianche. Questo aspetto fornisce alla quarta di copertina un’importanza ancora maggiore. Vediamo perché.

Mentre l’immagine accattivante e il titolo intrigante della prima di copertina catturano il potenziale lettore e lo spingono ad afferrare il libro, oppure a cliccare sull’immagine per aprire la pagina dedicata, la quarta di copertina lo stimolano all’acquisto. La leva principale è la sinossi, detta anche riassunto. Deve essere scritta in modo chiaro e stimolante fornendo una panoramica del contenuto, dei personaggi principali al fine di incuriosire il lettore, lasciandolo tuttavia in sospeso, senza svelare gli intrecci e soprattutto il finale. Essendo questa parte estremamente importante, di solito se ne occupa l’editore. Nel caso di autopubblicazione, suggerisco di farla redigere da esperti, che si trovano facilmente sul web e che possono fare la differenza nel successo del nostro manoscritto.

L’immagine dell’autore con una breve biografia con percorso accademico, professionale e qualche curiosità personale, forniscono inoltre al potenziale acquirente un quadro più completo sul volume, avvicinandolo empaticamente all’autore. La quarta di copertina contiene insomma tutta una serie di informazioni concentrate ma tattiche che dovrebbero convincere il lettore ad acquistare il libro.

infine, aggiungiamo anche recensioni, frasi a effetto, incipit e citazioni di critica, eventuali concorsi vinti, precedenti opere di successo. insomma mescoliamo tutto ciò che può servire per generare un cocktail efficace alla vendita. se abbiamo la possibilità inseriamo anche qualche “blurb”: ossia i pareri sul libro in questione scritti da personaggi influenti, come book bloggers.

Esistono poi alcuni spazi dedicati ad elementi tecnici, come il codice ISBN, il codice a barre e il prezzo del libro.

6C – correzione di bozza

La correzione delle bozze è la fase susseguente e finale del processo di revisione dei testi. In fase di correzione delle bozze si vanno a individuare possibili errori di digitazione o refusi, considerando che la fase di editing abbia già egregiamente migliorato il manoscritto dal punto di vista strutturale/contenutistico. Solitamente in gergo ogni lettura con questo obiettivo si chiama “giro di bozze”. Gli esperti sostengono che tre giri siano sufficienti per rendere un testo perfettamente corretto.

Di solito è il redattore a effettuare questo lavoro, ma nel caso di manoscritti destinati all’autopubblicazione, occorre attrezzarsi di precisione, rigore e pazienza.

Cosa si intende per bozza?

È una stampa di un testo provvisorio. Perché dico stampa? Perché tutti i correttori di bozze ritengono fondamentale lavorare sulla carta, per poter effettuare un lavoro più accurato e di qualità. La bozza deve essere sottoposta a una revisione per eliminare tutti i possibili errori (lapsus o refusi) correggendo anche gli spazi, i margini e via dicendo.

Se siamo a corto di spiccioli, potremmo effettuare no stessi la prima correzione, ma normalmente i successivi due giri dovrebbero essere svolti da altre persone perché molto difficilmente da soli riusciremo a individuare tutti gli errori. Distrazione e stanchezza sono nemici giurati della perfezione. Se abbiamo la prima bozza corretta da noi, la potremo passare a un amico, un conoscente, un appassionato di lettura.  Avremo in ogni caso tre correzioni eseguite da tre persone diverse.

Quali sono gli strumenti?

Una penna a punta sottile di colore rosso o di altro colore diverso dal nero della stampa, affinché sia ben visibile.

Un righello – lo abbiamo imparato dai controllori del bilancio, i quali scendono riga per riga mediante l’uso di un righello. Così facendo non salteremo nessun contenuto.

Una luce intensa ma non troppo. Serve per poter vedere bene e affaticare meno la vista. Io suggerisco una lampada da tavolo orientabile.

Una lente di ingrandimento. Serve per essere certi di alcune imperfezioni, come ad esempio spaziature doppie con testo giustificato, virgole o punti stampati male, accenti che sembrano mancanti o di diverso orientamento.

Il testo di riferimento – questo aspetto è fondamentale. Nel caso di dubbi, soprattutto nella verifica con la lente di ingrandimento, il testo originario anche in formato elettronico, ci aiuterà a fare chiarezza.

Se volessimo approfondire dal punto di vista tecnico i contenuti della correzione di bozze, suggerisco di scaricare il pdf gratuito di Francesca Pacini, che ho trovato molto completo ed accurato. Lo ha scritto parecchio tempo fa, ma i contenuti sono ancora attuali.

Se invece della carta volessimo correggere mediante un sistema digitale, oggi abbiamo a disposizione la funzione “commento” di Adobe Acrobat reader per pdf, mediante la quale siamo in grado di aggiungere sottolineature, testo, evidenziazioni, frecce ecc., mantenendo di fatto lo stesso risultato estetico della correzione su carta.

Molti testi sulla correzione di bozze dichiarano essenziale estraniarsi dal testo, non lasciarsi coinvolgere dalla storia, ma concentrarsi esclusivamente sulle parole come se fossero un disegno, un’immagine. Per questo motivo il processo di correzione è alquanto lungo e impegnativo ed anche difficile soprattutto se si tratta del testo che abbiamo scritto noi stessi.

6B – Editing letterario: soluzioni e costi

L’editing e la correzione di bozze sono due percorsi obbligati ai quali occorre sottoporsi, per migliorare il nostro lavoro ed evitare la presenza di recensioni negative dovute alla presenza di un testo poco apprezzato. La precisione e la chiarezza dei contenuti è elemento essenziale ai fini della vendita dei libri. Mentre gli autori più precisi e scrupolosi possono eseguire in autonomia la correzione di bozze, l’editing è invece parecchio influenzato dalla nostra inevitabile parzialità e, quando torniamo per la sesta volta sullo stesso paragrafo giudicandolo dal punto di vista stilistico, molto difficilmente ne vedremo ambiti di miglioramento. Perché? Perché se dovessimo riscriverlo probabilmente lo scriveremmo esattamente allo stesso modo. Per questo motivo, questa fase la si dovrebbe assegnare ad un esterno, peraltro senza pagare somme sconvolgenti.

Si divide in editing formale (o leggero) e editing contenutistico (o strutturale). In entrambi i casi l’editing è una revisione del testo non solo correggendo errori di ortografia e i refusi, ma anche dal punto di vista stilistico e dei contenuti (coerenza della trama, caratterizzazione dei personaggi, ritmo di lettura, forma nell’esposizione ecc. ). La differenza tra i due è che l’editing leggero corregge solamente la fluidità e la chiarezza del testo, mentre quello contenutistico suggerisce modifiche, talvolta profonde al contenuto, come ad esempio taglio di paragrafi ritenuti superflui, oppure aggiunte ove l’editor lo ritenga necessario al miglioramento del libro.

Parliamo di costi:

Una cosa importante è che in entrambi i casi è opportuno che sia sempre l’autore a decidere se i cambiamenti siano da apportare oppure meno. Diverso è il caso della pubblicazione da parte di un editore tradizionale, dove spesso questa operazione è fatta al solo scopo di rendere il nostro libro più vendibile e quindi senza coinvolgere l’autore, che peraltro cede i propri diritti sull’opera all’editore stesso. Quando optiamo per l’autopubblicazione o per la pubblicazione a pagamento, dobbiamo tenerci la facoltà di accettare tali modifiche perché il libro rimane sempre di nostra proprietà.

La scelta cui affidare l’editing potrebbe essere alle seguenti figure:

  • Professionista affermato:  7 – 10 cartella editoriale – questa scelta è più affidabile ma spesso è costosa e richiede più tempo
  • Professionista  per editing leggero: 3 – 5 euro per cartella. Si tratta di una scelta equilibrata, soprattutto se il nostro testo è stato rivisto più volte da noi. Tuttavia, talvolta non è sufficiente.
  • Professionista alle prime armi: 2 euro per cartella – Il vantaggio è certamente nel costo, ma potrebbe essere inadatto in caso di testi complessi, oppure ad alto contenuto tecnico o specifico (esempio romanzi storici).
  • Amico appassionato di letteratura:  costo quasi nullo (magari una pizza) – Mette l’autore a proprio agio, che si sente più libero di esprimere le proprie esigenze.  Potrebbe tuttavia non essere sufficiente. Dobbiamo considerare di essere quanto mai precisi con lui per evitare incomprensioni che possono anche influire negativamente sul nostro rapporto.

La cartella editoriale viene considerata da alcuni 1800 caratteri,  spazi inclusi, da altri fino a 2000. Ci conviene chiarirlo nella fase di definizione dei costi.

Spesso il costo varia anche dalla tipologia di opera. Se il nostro lavoro è un romanzo, probabilmente costerà più di un saggio.

La soluzione con agenzia letteraria

Le agenzie letterarie hanno il compito di avvicinare l’autore talentuoso all’editore in cerca di nuove proposte. Esistono tante tipologie di agenzie differenti, sia per dimensioni, sia per importanza, sia per approccio. Alcune di loro offrono la lettura del testo e l’emissione di una scheda tecnica del nostro manoscritto gratuite, che ci consentono di avere un’idea sulla qualità letteraria del nostro lavoro e di decidere le fasi successive con più consapevolezza. Nel caso di un riscontro positivo, le agenzie offrono un servizio di editing a pagamento oppure gratuito, entrambi finalizzati all’obiettivo di accompagnarci alla pubblicazione con editore, che rappresenta per molte di loro, la fonte principale di guadagno.

Suggerisco di evitare le agenzie rinomate, in quanto chiedono un contributo di lettura de manoscritto che varia dai 300 ai 500 euro. La soluzione più intelligente, a mio parere, sono le agenzie di piccole dimensioni che possono vantare alcuni autori pubblicati. Tra tutte quelle che ho avuto modo di testare, ne suggerisco tre:

Toniarini Dorazihttps://www.agenziatoniarinidorazi.it/ – legge gratuitamente il tuo testo, ha tempi rapidi di risposta e fornisce una valutazione corretta del testo, sottolineando anche l’esigenza di procedere con editing e/o correzione di bozze. Se lo trova di gradimento, propone un accordo di un anno entro il quale si impegna a proporlo ad editori e a trovare le proposte più adeguato al tipo di manoscritto. Non c’è alcun impegno contrattuale e il contributo viene richiesto solamente all’accettazione dell’editore da parte nostra.

La Sinossi  – https://www.lasinossi.it – legge il testo ed emette una scheda di valutazione per un contributo di circa 70,00 euro, ha tempi ragionevolmente contenuti e propone l’editing e la correzione di bozze ad un costo competitivo rispetto al resto delle agenzie, peraltro scontando il costo iniziale della prima lettura . Nel caso si accettasse, propone anche la rappresentanza verso l’editore, ad un costo intorno a 500 euro, pagabili anche in tre tranche mensili.

Graféin: https://www.grafein.net/ – propone un’analisi stilistica, lessicale, sintattica del testo e la ricerca delle categorie di errori più diffusi. Risponde normalmente in quindici giorni lavorativi, anche se talvolta i tempi si allungano in momenti di intenso traffico di manoscritti. L’approccio è serio, rispondono alla ricezione del manoscritto e propongono un contatto telefonico in caso di interesse. La loro rappresentanza editoriale è rivolta ad un parco di potenziali editori di qualità ad un costo contenuto.

Spero che lo abbiate trovato utile ed attendo vostri commenti.

Buona scrittura!!

Autopubblicazione – Realizzazione della copertina cartacea – Step 4

Una volta terminata la correzione della bozza ed aver definito il numero di pagine che compongono il nostro libro, occorre realizzare la copertina cartacea. Ci sono varie opzioni disponibili sul web. Vediamole insieme ai relativi vantaggi e svantaggi:

Amazon Kindle. La si crea mediante un programma gratuito richiamabile dal sito attraverso il link dedicato.

Vantaggi: é gratuita, non servono particolari competenze in materia di grafica, ci sono immagini disponibili senza royalties, il risultato è garantito; la copertina è visibile immediatamente e la pubblicazione quasi immediata.

Svantaggi: è legata al sistema Amazon Kindle, ed in particolare al software Kindle Create e quindi non utilizzabile fuori da questo contesto; la grafica è abbastanza povera e non dispone di effetti molto creativi.

Siti di realizzazione di copertine – Ci sono molti siti disponibili sul web . Ne cito un paio: https://www.amservizieditoria.com/home/grafica/cover/ dal costo intorno ai 45 euro; https://www.youcanprint.it/servizi-grafici/servizi-di-creazione-copertina.html dal costo intorno ai 30 euro.

Vantaggi: sono realizzate da professionisti del settore e quindi a risultato garantito;

Svantaggi: Sono a pagamento; Occorre attendere alcuni giorni per vedere il risultato; Non sempre la copertina rappresenta il contenuto del libro.

Realizzazione copertine da soli con programmi di grafica – Il software più conosciuto è certamente Photoshop. Se è disponibile nel vostro PC, allora vi consiglio di utilizzare questo. In alternativa, un software molto efficace e gratuito sul web è Photopea https://www.photopea.com/. Dispone di una lista infinita di font, di un pacchetto di immagini molto ampio e di molti tools utili per un risultato eccellente.

Vantaggi: Gratuito; Risultato visibile ed utilizzabile in tempo reale; Grande spazio alla nostra creatività; Risulta un nostro prodotto, analogamente al libro.

Svantaggi: Occorre una minima competenza di grafica, che può comunque essere appresa sopo pochi giorni di utilizzo dei software.

CONCLUSIONI:

Personalmente ritengo Photopea la soluzione migliore. Il risultato che vedete in allegato a questo articolo è il risultato della copertina del mio secondo libro, realizzata da me, mediante questo strumento. Occorre considerare che per definire la dimensione del dorso, occorre utilizzare un’applicazione gratuita, presente sul sito https://help.youcanprint.it/hc/it/articles/360012067779-Come-si-calcola-il-dorso-di-una-copertina-

Lo spessore in mm del dorso dovrà essere aggiunto alle dimensioni iniziali della vostra pagina, in modo da ottenere un risultato perfetto.

Se avete bisogno di supporto o di una pagina gratuita di prova, contattatemi

Autopubblicazione – Pubblicare l’ebook su Amazon Kindle – Step 2

Hai corretto il tuo manoscritto ed ora sei pronto per pubblicarlo? La pubblicazione dell’ebook su Amazon Kindle è in assoluto la più semplice ma dovrai sapere che, se procedi per questa strada, ti leghi per sempre con loro e non potrai promuovere il tuo libro digitale in nessun altro canale.

I passi da seguire sono molto semplici e ti vengono chiaramente descritti nel tutorial del canale https://kdp.amazon.com/it_IT/.

Dovrai iscriverti anche al sito come autore e fornire i dettagli del tuo conto corrente sul quale verrai pagato. Non ti preoccupare perché non ci sarà alcun esborso da parte tua.

Infine, seguirai alcune regole che riguardano la formattazione del tuo ebook (in formato Mobi), come ad esempio, interlinea, carattere ecc. Ora il tuo ebook è pronto per la copertina.

La copertina merita un punto a parte. Sarà l’amo che incuriosirà i tuoi clienti. Lo strumento di Amazon è molto basic e non consente particolari soluzioni creative. Suggerisco di affidarsi ad uno studio grafico. Ad esempio se ne trovano sul web alcuni che te la realizzano per solo 5 euro. Se invece hai dimestichezza con photoshop oppure con altri software di elaborazione digitale di immagini, puoi farla tu, rispettando le dimensioni suggerite, ovvero devono prevedere un rapporto altezza/larghezza di almeno 1,6:1. Ciò significa che per ogni 1.000 pixel in larghezza l’immagine deve essere 1.600 pixel in altezza. Torneremo su questo argomento anche quando parleremo della pubblicazione cartacea. In quest’ultimo caso, suggerisco di utilizzare il sito unsplash con migliaia di foto gratuite tra le quali potrete scegliere quella che meglio rappresenta il contenuto del vostro libro.

Autopubblicazione – La correzione della bozza – Step 1

Il tuo manoscritto è pronto per essere pubblicato?

Allora la tua bozza deve essere corretta sia nei contenuti, rimuovendo refusi ed errori di digatione, sia nella forma, togliendo o modificando parti del testo poco scorrevoli o ridondanti.

1. Il primo controllo deve essere fatto da te. Leggi il testo attentamente almeno tre volte. Le due volte successive correggerai ancora errori non rilevati nella lettura precedente. Punta la tua attenzione ad errori difficili da individuare dai correttori ortografici, come ad esempio, le lettere singole (volevo scrivere da e ho scritto d).

2. Fai leggere il tuo manoscritto a quante più persone riesci. Ti daranno suggerimenti e consigli utili per migliorare il tuo libro. Accetta eventuali critiche in modo costruttivo e prendi atto dei consigli correggendo, se lo ritieni corretto (ricordati che l’autore sei tu), quanto suggerito.

3. Se disponi di un piccolo budget, puoi ricorrere ai correttori di bozze professionali. Ne trovi a bizzeffe sul web, ad esempio youcanprint. Leggeranno il libro è ti manderanno un parere scritto senza modificare il testo, che rimane sempre una tua scelta.