Salman Rushdie è uno scrittore di origine indiana e naturalizzato inglese, il cui stile molto controverso viene catalogato come “realismo magico”. Salito alla cronaca dopo aver pubblicato nel 1988 “Versi satanici” ed essere diventato tra i più ricercati di Al Qaeda, con numerose minacce di morte e un tentato omicidio nel 2022 durante una conferenza stampa.
Ho raccolto sul web alcuni consigli che lo scrittore racconta nella sua masterclass e ve li propongo in pillole, approfonditi con considerazioni ulteriori, una per ogni articolo del blog.
5 – Quando hai un’idea, scrivila subito!
Ti è mai venuta l’ispirazione per un passo del tuo romanzo mentre sei alla guida? Ti è mai venuta in mente un’idea quando guardi un film?
A me è capitato molte volte. Una volta mentre stavo guidando in autostrada, ascoltavo la radio e il DJ raccontò di un episodio accaduto in Kenia di una veterinaria che aveva tolto uno scarpone dalla bocca di un coccodrillo perché non riusciva più a mangiare. Era il passo che mi mancava per dare creatività alla mia storia. Tuttavia, quando arrivai a destinazione, mi ricordavo la metà dei dettagli che lo speaker aveva descritto. Da allora, quindi ho imparato a fermarmi e a scriverla subito. Anche quando guardo un film e trovo un dialogo interessante, lo interrompo per un attimo e scrivo ciò che mi ha colpito. Solo dopo aver terminato, riprendo la visione. Perché se aspetti troppo tempo o ti distrai con altri argomenti, l’idea svanisce oppure non è altrettanto nitida come appena accaduta.
Anche Rushdie sostiene che gli succeda la stessa cosa. Lui descrive soprattutto le idee e le osservazioni che sorgono al momento del risveglio e suggerisce di stenderle immediatamente quando ti colpiscono.
“Ci sono cose che senti, emozioni che provi… e se non le scrivi in quell’istante, non le ricorderai mai più. Quindi, abituati a trascrivere subito le tue osservazioni“. È la sintesi del contenuto.
Fatemi sapere se capita anche a voi. Un caro saluto.