Mi sono accorto di aver trascurato la fase di design del nostro manoscritto, che, pur dandola per scontato, risulta essere una delle cose più importanti per il successo del nostro libro. Propongo quindi alcuni suggerimenti di come approcciare la costruzione dell’idea editoriale.
1. Non abbiamo fretta di scrivere immediatamente quello che abbiamo in testa
Le trame dei miei libri hanno preso corpo durante gli spostamenti in autostrada, perché è il momento in cui sviluppo le idee migliori. All’arrivo mi prendevo il tempo per ricamare gli orpelli degli intrecci tra i personaggi della mia storia, appuntandomi all’arrivo gli spunti maturati.
Forse tra noi c’è qualcuno che ha la capacità inventiva dei grandi scrittori che, talvolta, riescono a definire e a costruire un romanzo articolato in poche ore, ma in generale il segreto di qualsiasi successo è l’abile progettazione, e questo vale anche per i libri, siano essi di narrativa o di saggistica.
Nonostante la brama di mettere nero su bianco le nostre idee ci spinge a farlo subito, quando il ferro dei nostri pensieri è ancora caldo, sarebbe meglio prima definirne la sinossi. Non è necessario scrivere il riassunto nei minimi dettagli, basterebbe una mezza pagina di word, come se fosse la quarta di copertina. Poi, lasciamola riposare un paio di giorni e rileggiamola con l’occhio di uno sconosciuto. Facciamoci le domande: “Se io fossi un lettore, comprerei questo romanzo?” “Se sì, perché?” “Cos’ha di diverso rispetto ad altre storie?” Se superiamo anche questo cancello, possiamo procedere alla fase successiva.
2. Prepariamo la scaletta del manoscritto
Esistono tanti strumenti con i quali si può ottenere lo scopo di mettere in fila le idee del nostro progetto. C’è chi prepara la cosiddetta “scaletta” e definisce i contenuti di ciascun capitolo, c’è chi utilizza una veste grafica, anche scegliendo i volti dei personaggi che descriverà, chi preferisce creare una mappa mentale, chi invece una griglia, nella quale definire le relazioni, i momenti di incontro tra i vari personaggi, oppure l’ordine logico degli argomenti del saggio.
Indipendentemente dal metodo utilizzato, al termine di questa fase, dovremo disporre di un piano dettagliato di quello che svilupperemo in seguito, anche con un’idea indicativa della lunghezza del nostro lavoro, se moltiplichiamo il numero dei capitoli per 5 – 6 che è normalmente la media di un capitolo.
Un altro obiettivo di questa fase è di comprendere se la trama è credibile, se “sta in piedi” oppure se servano alcuni ritocchi.
3. Fare ricerche sui competitor
Questo argomento potrebbe essere svolto anche successivamente, ma ritengo che un’indagine preliminare possa insegnare molto sul mercato di riferimento che potrebbe avere il nostro libro. Suggerisco di effettuare una ricerca su Amazon scegliendo libri con il nostro stesso contenuto. Questo è importante soprattutto per i saggi, in quanto talvolta possiamo scoprire che qualcosa di molto simile è stato già scritto e magari è stato poco venduto (+ recensioni uguale + vendite).
Scegliamo libri che abbiano almeno 20 recensioni e cerchiamo il loro posizionamento in classifica. Appuntiamoci prezzo, pagine, editore ed anche parole chiave nella descrizione, modalità di presentazione dei contenuti e soprattutto la categoria nella quale sono stati posizionati. Come sappiamo esistono molte categorie che sono poco usate e che ci consentono di raggiungere un certo posizionamento in classifica che, pur in un settore di nicchia, può significare avere maggiori possibilità di successo nelle vendite. È statisticamente improbabile, se non impossibile, che un libro di un autore sconosciuto diventi un bestseller alla prima uscita su Amazon. Meglio puntare su lettori di nicchia e poi contare sul passaparola per lo sviluppo commerciale.
Infine scendiamo e leggiamo i suggerimenti di lettura che Amazon ci propone. Analizziamo allo stesso modo anche i dati di questi libri.
A questo punto siamo pronti per iniziare la stesura del testo.
In bocca al lupo.